La soglioletta Peppino
Una soglioletta di nome Peppino viveva nei fondali del golfo di Napoli con il suo Papà Aristide.
Peppino amava molto la vela, cosa strana per una soglioletta, ma lui rimaneva incantato a guardare da sotto quegli strani aggeggi veloci che correvano sopra la sua testa senza fare rumore come altri aggeggi invece rumorosissimi.
Una mattina ce n'erano più del solito di quegli aggeggi a forma di siluro, sempre velocissimi e silenziosi. C'era qualche gara, Peppino lo aveva intuito e si mise a osservare con interesse l'andamento della corsa.
Ad un certo punto una delle imbarcazioni si rovescia, scuffia si dice in gergo e Peppino è preoccupato, sulla vela era scritta ITA 77 e lui sapeva che era uno scafo italiano. Voleva aiutare ma non sapeva come fare e chiamò il papà e lo pregò di mandare a chiamare alcune balene che passavano di li, le balene arrivarono, rigirarono la barca e la aiutarono ad arrivare al traguardo vincendo la gara.
Peppino la sogliola era contentissimo ed è da allora che la Coppa America si disputò a Napoli ancora per molto tempo.
Peppino amava molto la vela, cosa strana per una soglioletta, ma lui rimaneva incantato a guardare da sotto quegli strani aggeggi veloci che correvano sopra la sua testa senza fare rumore come altri aggeggi invece rumorosissimi.
Una mattina ce n'erano più del solito di quegli aggeggi a forma di siluro, sempre velocissimi e silenziosi. C'era qualche gara, Peppino lo aveva intuito e si mise a osservare con interesse l'andamento della corsa.
Ad un certo punto una delle imbarcazioni si rovescia, scuffia si dice in gergo e Peppino è preoccupato, sulla vela era scritta ITA 77 e lui sapeva che era uno scafo italiano. Voleva aiutare ma non sapeva come fare e chiamò il papà e lo pregò di mandare a chiamare alcune balene che passavano di li, le balene arrivarono, rigirarono la barca e la aiutarono ad arrivare al traguardo vincendo la gara.
Peppino la sogliola era contentissimo ed è da allora che la Coppa America si disputò a Napoli ancora per molto tempo.